Target del Bando Agrisolare 2024 sono le aziende agricole e agroindustriali che vogliono investire nell’energia solare fotovoltaica, offrendo contributi a fondo perduto fino all’80%. L’obiettivo di questa iniziativa è favorire l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture e degli edifici utilizzati per le attività agricole. Possono richiedere i contributi gli imprenditori agricoli, sia individuali che societari, le imprese agroindustriali nel settore zootecnico, e le cooperative agricole con attività agricola, oltre ai relativi consorzi.
Il bando, giunto alla terza edizione, sarà pubblicato a breve. In attesa di novità e aggiornamenti sulle modalità di accesso ai finanziamenti, riportiamo le specifiche del bando del 2023 che, con tutta probabilità, saranno confermate anche per la nuova edizione.
L’importo dei contributi erogati dovrebbe variare in base alla zona geografica e al tipo di impresa:
- fino all’80% per le aziende agricole di produzione primaria, limitatamente all’autoconsumo e senza possibilità di vendere l’energia prodotta;
- fino all’80% per le imprese che trasformano prodotti agricoli, con possibilità di vendere l’energia prodotta;
- fino al 50% per le aziende agricole di produzione primaria, con possibilità di vendere l’energia prodotta sul mercato e senza vincoli di autoconsumo;
- fino al 50% per le imprese che trasformano prodotti agricoli in non agricoli;
- fino al 65% per le aziende agricole nelle Regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) senza vincolo di autoconsumo e con possibilità di vendere l’energia prodotta sul mercato.
Le spese ammissibili dovrebbero comprendere:
- l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici utilizzati per l’attività agricola;
- la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti;
- l’isolamento termico dei tetti;
- la realizzazione di un sistema di aerazione collegato alla sostituzione del tetto;
- l’acquisto di batterie di accumulo.
I fondi destinati al Bando Agrisolare provengono dal PNRR e ammontano a 1,5 miliardi di euro, con almeno il 40% delle risorse riservate alle Regioni del Sud.